L’Aperitivo Senza Glutine a casa o al bar

aperitivo gluten free

 

Aperitivo alcolico o analcolico?

Come nasce questo rituale bevereccio, che tutti amano in Italia e non solo?

Aperitivo: storia e curiosità.

Il primo riferimento all’aperitivo, come atto di bere un drink pre pasto, ci è dato da Ippocrate già nel V secolo a.C.

Egli consigliava infatti ai suoi pazienti di bere, prima dei pasti, un “medicinale” di sua invenzione, detto vinum hippocraticum e consistente in un vino bianco e dolce, in cui erano stati fatti macerare fiori di dittamo, assenzio e ruta, con l’obiettivo di migliorare l’appetito.

Nella Roma antica, con lo stesso scopo, si beveva un composto di vino e miele.

Lo stesso termine “aperitivo” (dal latino aperitivus e quindi “che apre”) ci racconta parte della sua storia e la sua stessa funzione: “aprire” le porte all’appetito e -perché no?- migliorare quindi la digestione del successivo pasto.

Fare aperitivo prima del pranzo o della cena nasce quindi come pratica salutare, ma per arrivare al vero concetto di Aperitivo, come lo intendiamo oggi, bisogna attendere il 1784, quando a Torino Antonio Benedetto Carpano inventò e commercializzò per la prima volta il Vermouth (vino aromatizzato con erbe e spezie) e -di conseguenza- il concetto stesso di aperitivo.

L’aperitivo può essere sia alcolico che analcolico, accompagnato da stuzzichini o meno e può essere fatto prima del pranzo o della cena, ma -in linea di massima- viene considerato un momento di pausa e puro relax post lavoro e pre pasto.

Nella maggior parte dei casi infatti si fa aperitivo tra le 18.00 e le 21.00.

L’aperitivo è oggi un rituale largamente diffuso in tutta Italia tra adulti maggiorenni di ogni età, ma è possibile fare un aperitivo senza glutine?

Quali alcolici possono bere i celiaci?

🍹 Aperitivi senza glutine: che cocktail possono bere i celiaci?

Per rispondere a questa e ad altre domande come “Quali alcolici contengono glutine?” o “Quali sono i liquori senza glutine?” abbiamo già analizzato in modo approfondito le tematiche legate al bere senza glutine, ai liquori e ai migliori cocktail gluten free.

La risposta quindi è sì: l’aperitivo senza glutine non solo è possibile, ma è anche facilissimo!

Partiamo dalle basi:

cosa si beve durante l’aperitivo?

Se scegliamo un analcolico, possiamo optare per molte bibite (gluten free) come ad esempio il classico crodino, oppure per un cocktail analcolico, magari alla frutta.

🍸 Per un aperitivo invece alcolico (il più amato) possiamo generalmente scegliere tra:

  • un calice di vino o di Prosecco (entrambi senza glutine);
  • una birra (se non disponibile birra senza glutine, sostituibile con un sidro);
  • un cocktail senza glutine;
  • un long drink;
  • oppure uno dei grandi classici dell’aperitivo senza glutine: Bellini, Rossini, Mimosa, Martini, Americano, Negroni e Spritz (Aperol oppure Campari).

Tutte le opzioni appena elencate (a esclusione della birra e di eventuali cocktail che utilizzano ingredienti a rischio, ma facilmente identificabili) sono senza glutine!

L’evoluzione del primissimo Vermouth torinese, di cui abbiamo parlato, ha infatti portato -nel giro di pochi anni- alla nascita di alcuni degli aperitivi per antonomasia, come Aperol, Campari e Martini, a loro volta fondamentali per la nascita del Negroni (presso il Bar Basso di Milano) o del Cocktail Martini. Perfetti per un aperitivo Gluten free!

🥜 Stuzzichini per celiaci e aperitivi senza glutine.

Cosa mangiano i celiaci all’aperitivo al bar?

Cosa offrire ad un celiaco per un aperitivo in casa?

Dopo aver già affrontato il tema “cosa cucinare per un celiaco a cena” possiamo provare ad approfondire anche quello dell’aperitivo senza glutine.

  • Per un aperitivo gluten free in casa, in abbinamento a un buon cocktail senza glutine home made, oppure per affiancare uno spritz, un calice di vino o una birra gluten free, potrete proporre stuzzichini senza glutine confezionati oppure cucinare in casa sfiziosi assaggini o finger food senza glutine. L’importante in questo caso è conoscere quali sono le farine per i celiaci e quali cereali contengono glutine. Una volta posta l’attenzione su cosa evitare e su possibili contaminazioni in cucina, potete scegliere una delle molte ricette gluten free, oppure optare per delle semplici patatine senza glutine, delle olive, del pinzimonio, arachidi o frutta secca in genere, piuttosto che cracker senza glutine, chips di frutta o verdura (anche fatte in casa) o formaggi e salumi senza glutine.
  • Per un aperitivo senza glutine al bar i drink al tavolo vengono generalmente serviti con qualche snack; se tra questi trovate olive, frutta secca, semi di zucca salati, patatine senza glutine (che rappresentano il 90% delle patatine sul mercato), pop corn, carotine, cipolline o cetriolini sott’aceto così come anche i sottoli, sarete al sicuro. Se in abbinamento all’aperitivo scegliete invece un tagliere, dovrete ricordarvi di richiedere che nel piatto non siano inseriti crostini di pane, grissini, taralli o simili, ma tutti i formaggi saranno senza glutine; per quanto riguarda i salumi senza glutine invece, rappresentano anch’essi la maggior parte dei prodotti artigianali e in commercio, ma è sempre meglio chiedere conferma.

È comunque possibile (e consigliabile) mettere al corrente il cameriere della problematica, per evitare contaminazioni.

L’aperitivo -in ogni caso- non concerne obbligatoriamente la consumazione di alimenti, un ancor più facile aperitivo senza glutine può quindi ovviamente risolversi semplicemente nel bere senza glutine un drink con gli amici, magari in spiaggia o con una vista mozzafiato.

🍷 Ricette aperitivo senza glutine in Italia e nel mondo.

L’aperitivo nasce come rituale italiano, ma esistono tradizioni analoghe anche in altre aree del mondo e, anche tra le stesse regioni italiane, è possibile notare usi e abitudini differenti.

Rimanendo in Italia infatti, le due varianti più evidenti sono quelle dell’aperitivo milanese e veneto: nel primo caso, l’aperitivo sui Navigli a Milano o in una delle moltissime altre zone note per l’aperitivo e per il tipico Negroni o Negroni Sbagliato (Corso Como, Arco Sempione, Duomo, Brera, Ticinese e non solo…) è associato a un ricco buffet, con prezzi più alti rispetto al resto della penisola, si è aggiudicato il titolo di “apericena”.

(Grazie alla presenza di un buffet self service è più facile identificare i piatti senza glutine, ma ci può essere il rischio di contaminazioni)

In Veneto invece l’aperitivo consiste per lo più in Spritz o Prosecco, ma è accompagnato dai caratteristici Cicchetti veneti, ossia piccoli piattini e assaggini proposti come accompagnamento al drink.

“Andar a cicchetti” nei Bacari è un’esperienza di aperitivo itinerante assolutamente da non perdere se vi trovate in zona e, tra le moltissima tipologie di cicchetti proposti, anche un celiaco potrà trovare delle opzioni gluten free, magari a base di polenta, carne o pesce fresco.

[Hai in programma una vacanza senza glutine a Venezia? Ecco i piatti tipici veneti e gluten free tra cui scegliere!]

L’Aperitivo italiano è facilmente assimilabile anche a un’usanza molto diffusa in Spagna e Portogallo (le Tapas) oppure in Grecia e Turchia (le Meze).

Le Tapas spagnole (con versione analoga anche in Messico e Portogallo), così come le Meze turche o greche, sono infatti degli aperitivi (a volte senza glutine e a volte no) accompagnati da piccoli piattini di varia natura, consistenza e gusto, che possono comprendere creme vegetali, carni, pesce, formaggi, fritti o cereali.

Ciò che distingue Tapas e Cicchetti (oltre ovviamente alla regionalità delle singole ricette proposte) sono gli alcolici a cui vengono associati: invece del classico cocktail o spriz da aperitivo spesso troviamo infatti Porto o birra in Spagna oppure l’Ouzo in Grecia e il Raki in Turchia (molto simili alla nostra Sambuca), serviti in piccoli bicchierini, simili a quelli usati nelle nostre vecchie osterie per il vino.

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